CORSO DI FORMAZIONE IN
Costellazioni Familiari e Sistemiche
Secondo Bert Hellinger
Una scuola di vita
Cambia la visione che hai del tuo passato se vuoi cambiare
il tuo presente e il tuo futuro
Guardare con occhi diversi un passato
che ci ha portato dolore ci cambia la vita.
PERCHE’ SCEGLIERE QUESTO CORSO DI FORMAZIONE?
Perché in questo Percorso formativo si lavora con la risorsa e non con il problema. Cosa significa? Significa che il problema ci serve solo come chiave di entrata nel campo morfogenetico della persona. Non si scava nel passato della persona. Non si cercano le cause. E’ un rito sacro. Grazie al Campo morfogenetico entriamo in connessione con il nostro sistema familiare per riportare l’ordine dove c’era stato disordine, pace dove c’era stato conflitto, giustizia dove c’era stata ingiustizia.
E’ un metodo che aiuta a fare rifluire l’energia dell’Amore dove si era bloccato.
Non si tratta di imparare una tecnica
Si tratta di una formazione a 360 gradi
Una nuova visione
Una Scuola di vita
Cosa significa una Scuola di vita?
Significa che puoi cambiare il tuo approccio nella vita di ogni giorno:
nelle relazioni, nella salute, nel lavoro, nella conoscenza e coscienza di se’.
A chi si rivolge?
A chi desidera riportare pace ed equilibrio nel proprio sistema familiare
A chi lavora nell’ambito della relazione di aiuto
(counselor, psicoterapeuti, medici, operatori nel campo del benessere, naturopati)
A chi è interessato ad arricchire la propria formazione professionale in linea con gli standard della
Associazione di Categoria SIAF ITALIA
Alle aziende e alle organizzazioni viste come sistema per riportare ordine funzionalità e successo.
Come si svolge?
16 laboratori di una giornata (domenica) + 8 incontri di gruppo con clienti esterni
da svolgersi in 18 mesi.
Grazie agli allievi che hanno terminato il loro percorso,
da settembre 2020 sarà di nuovo possibile accedere al
Percorso formativo per diventare Operatore Olistico
in Costellazioni Familiari e sistemiche.
Il corso è a numero chiuso.
Vuoi saperne di più?
chiamami al
3483906042
per un colloquio preliminare
Graziella Bertozzi
Oltre 30 anni di Formazione Professionale, studio e ricerca in campo olistico
e profonda esperienza di 70 anni di vita
insieme fanno la differenza.
Oggi il mio intento principale è passare con umiltà il contenuto
del mio percorso di vita/esperienza e
gli insegnamenti dei grandi maestri come
Bert Hellinger, Roy Martina, Jean Claude Sabbah, in un’ottica multidisciplinare
DISCORSO INTRODUTTIVO DI BERT HELLINGER AL CORSO DI COSTELLAZIONI FAMILIARI
DAL TITOLO "I PADRI" - FRANCOFORTE, 7-9 FEBBRAIO 2014
Chi è dei due partner quello più spesso escluso nelle famiglie? Il padre!
La madre ha la tendenza, per qualsivoglia ragione, ad attirare i figli a sé, lontani dal padre.
In questo modo da cosa sottrae i figli?
Li sottrae dal mondo e quindi dalla vita. I figli possono entrare in connessione col mondo solo attraverso il loro padre. Nel passato, questo era risaputo: il padre doveva essere presente e solido nella vita reale.
Solo in questo modo la sopravvivenza della famiglia poteva essere assicurata.
Cosa accade ai molti figli di oggi che devono crescere senza il loro padre? Ad esempio quando la loro madre si è separata da lui e i figli rimangono nell’ambiente materno, generalmente separati dal padre?
Questi figli rimangono con i piedi per terra? O divengono degli estranei per il padre e per questo, estranei al mondo?
Qual è il risultato finale? Che i figli sono arrabbiati con la madre e di conseguenza la pace si rompe all’interno della famiglia.
Come si può ripristinare la pace nuovamente? Da dove viene la pace? Dai padri e dagli uomini. Da chi proviene la pace nelle famiglie? Dai padri. Quando la pace regna nella famiglia, tutti sono contenti, comprese le madri e i figli.
Il lavoro delle Nuove Costellazioni Familiari è finalizzato, non solo per il suo nome, a spostare i problemi delle famiglie verso un campo di guarigione, per rendere possibile a tutti i membri della famiglia di iniziare un cammino verso la felicità. Non è mai una questione di colpa dell'uno o dell'altro. La colpa in questo caso non gioca alcun ruolo.
In questo seminario i partecipanti impareranno a riconoscere il loro posto e a prenderlo. Impareranno anche ad aiutare i diversi membri della famiglia a prendere il posto che compete loro.
Con il risultato: padri contenti, madri felici, figli pieni di speranza!
Dal blog di Graziella Bertozzi
Le Costellazioni familiari sono un metodo rivoluzionario che aiuta a ritrovare il proprio posto e il proprio potenziale nella vita familiare, relazionale e professionale.
Ho conosciuto Bert Hellinger, il Maestro delle Costellazioni Familiari, a Roma nel 2002 ed è stato un evento che ha cambiato la mia vita e quella della mia famiglia di origine.
Ho un’esperienza venticinquennale nel campo della gestione di imprese di comunicazione e dal 1995 opero nel campo delle terapie energetiche e parapsicologiche.
Subito dopo l’incontro con Bert Hellinger mi sono iscritta alla Formazione per diventare Facilitatore di gruppi di Costellazioni Familiari, percorso che è durato 3 anni.
Dal 2005 tengo gruppi a cadenza mensile e sessioni individuali a Bologna e in altre città italiane e una Conferenza gratuita al mese presso il Centro Natura di Bologna.
A fine Novembre scorso Graziella Bertozzi è stata intervistata da Claudio Succi di Radio Città Fujiko di Bologna. Nell'intervista si parla delle Costellazioni Familiari e Sistemiche e delle attività dell'Associazione Un passo dopo l'altro.
CLICCA QUI per ascoltare.
FORMAZIONE IN COSTELLAZIONI FAMILIARI E SISTEMICHE
Sabato 28 novembre 2015
Sessioni Individuali con i Playmobil
Una modalità semplice e flessibile da usare ovunque
in assenza di un gruppo di lavoro
Ho imparato questo metodo di lavoro con l’aiuto delle figurine direttamente dalla sua ideatrice Siglinde Schneider, durante il mio corso di Formazione con l’Associazione Bert Hellinger Italia nei primi anni 2000. Mi ha subito affascinato al punto che ho iniziato la mia attività nel giugno 2005 proprio con gli incontri individuali, mentre il primo gruppo di lavoro parte dal settembre 2005. Ho sempre continuato a tenere anche sessioni individuali, nonostante la mia costanza nell’organizzare gruppi di lavoro a cadenza mensile. La cosa che suggerisco spesso, a coloro che non conoscono le Costellazioni Familiari, è di fare una prima esperienza di Gruppo. Il Gruppo ha un impatto emotivo molto forte e vede il “Cliente” fuori dalla rappresentazione, come semplice osservatore. Anzi il cliente stesso si vede rappresentato all’interno della rappresentazione e questo ha sempre un impatto emotivo e di stupore molto grande perché è così che il Cliente si riconosce e riconosce i suoi familiari.
Nelle sedute individuali invece è il Cliente che “filtra” tutte le emozioni e le informazioni che arrivano ed è quindi molto importante che la persona sia aperta e preparata ad affrontare a volte anche situazioni molto forti. Il rischio è che si scivoli un po’ nel dialogo e quindi si lasci meno spazio al campo permettendogli di lavorare liberamente. L’importante è creare un setting in cui il cliente si senta protetto e al sicuro. Il consulente deve aiutare il cliente a distogliersi dalla descrizione del problema, evitando così di parlare troppo e non lasciare spazio alla soluzione del problema. Questo setting viene messo in atto attraverso la meditazione iniziale e l’invito al cliente a lasciare andare tutto quello che ha pensato fino a quel momento. Come dico io, “lasciare fuori dalla porta” tutte le paure, i dubbi, le incertezze e soprattutto le aspettative. Se è il momento giusto per avviare un processo di guarigione, questo avviene al di là delle credenze o dubbi che possiamo avere. Alla fine una sessione individuale con l’aiuto dei Play Mobil, se condotta con attenzione e cura ha la stessa efficacia di un incontro di Gruppo. Il Campo lavora altrettanto bene e ho varie testimonianze di persone che si sono trovate benissimo con questa modalità.
In questa modalità l’importante è permettersi di “vedere”, “sentire”, “percepire” ogni singolo messaggio che ci manda la nostra anima attraverso la nostra intuizione. Queste figure di plastica, una volta in campo, ci parlano e ci aiutano a trovare la soluzione, indirizzandoci sulla giusta strada. E’ incredibile come ogni figura messa lì apparentemente a caso, acquisisca una sua personalità. Attraverso di loro si vede se una persona è sana o sofferente, se sta guardando un morto, se porta dei pesi, etc. Il cliente avverte delle percezioni sensoriali a livello del corpo, quindi la domanda è sempre quella che si usa anche nel gruppo: “Questa situzione è pesante o leggera?” “ti dà gioia o dolore” la figura che ho messo in scena ti fa sentire bene o male? Etc. Se ad esempio un cliente mette in scena le prime due figure suggerite dal facilitatore, sdraiate invece che in piedi, ciò significa che o sono già due persone morte o una delle due vuole seguire quell’altro nella morte. La struttura di base è sempre quella degli ordini dell’Amore di Bert Hellinger, e cioè quello che riguarda l’appartenenza al sistema, quella che riguarda il rango e quella che riguarda la compensazione. Solo che questi movimenti dell’anima all’interno delle relazioni si manifestano attraverso delle figure di plastica e non degli essere umani.
Graziella Bertozzi - Bologna 27/11/15